lunedì 27 dicembre 2010

L'Italia fa schifo, però...

Ho un minuscolo problema con gli apostrofi dovuto a firefox che spero si risolverà nel giro di poco, quindi mi toccherà usare dei surrogati in questo post, che esordio amaro..
L altro giorno stavo guardando la tv e mi è capitata sotto gli occhi l ultima pubblicità del profumo di Cartier per uomo. La canzone mi pareva di riconoscerla, o meglio, mi sembrava di riconoscere la voce del cantante ed infatti..Pete Doherty, con un pezzo sconosciuto ai più "Sweet by and by" ( http://www.youtube.com/watch?v=VkGLJFSnomE). Vabbè canzone carina, Pete è sempre efficace con la sua voce da post metadone ecc ecc. Pensare a Pete Doherty mi ha fatto, però, venire in mente il concerto dei Babyshambles a cui ho assistito nel 2008..per gli indie meneghini il ricordo dovrebbe essere abbastanza preciso..era dicembre quindi due anni fa esatti.
Dunque, partiamo dal presupposto che adoro Pete Doherty e non nel senso di "Quanto cazzo è figo, indie e inglese", ma nel senso di "Credo realmente sia un cantautore dalla sensibilità singolare, che scrive da Dio con ironia e intelligenza". Amavo i Libertines che, sebbene non fossero un progetto coraggiosissimo (per altro prodotto dallo storico Clash Mick Jones) erano veri, poetici e decandetissimi. Ci piacevano un sacco. Ho amato e amo meno i Babyshambles che sono, a mio parere oltre che una band nata in esclusiva funzione di Doherty e della sua libertà espressivo-artistica post Libs, un progetto che ha come unico scopo quello di pagare l'eroina a Doherty (oddio ho fatto un apostrofo! forse ho risolto il dilemma). I primi due album ("Down in Albion" e il breve "The Blinding EP") erano un palese diario aperto di Pete con poche eccezioni degne (leggi: "Fuck Forever"). L'ultimo lavoro "Shotter's Nation" ha sicuramente il pregio di essere più  coerente, di avere un sound che tutto sommato appare organico in tutte le tracce, ma a mio modesto parere perde quel po' di decadenza inglese che tanto caratterizza Doherty e che lo rende un prodotto meno scontato di altri.
In ogni caso, proprio in nome del mio amore per lui (e nella speranza di qualche breve flashback libertino) sono andata a vedere gli Shambles.
Immaginatevi la seguente scena: orde di ragazzine emananti ormoni pre e post adolescenziali in preda a crisi isteriche, urlanti, senza maglietta, IN PRIMA FILA, imbarazzanti cartelloni alla mano nella vana speranza di ricevere un bacio dal leader della band. (DIO MIO).
L'altra metà della mela era costituito da giovanissimi anoressici con pantaloni che stringevano i gioielli di famiglia, mocassini a punta e cappellini inglesissimi nell'altrettano vano tentativo di imitare Monsignor Doherty.
Chi come me ha un'onesta passione per l'indie dettata più dalla musica che dall'aspetto..boh, estetico(?) saprà bene a cosa mi riferisco. E' uno spettacolo mortificante per la musica. Perchè io ero lì davvero per sentire come suonavano i Dohertys.
Al di là di questo sono riuscita ugualmente a godermi un concerto che non ha però superato di certo le mie aspettative. Batterista perfetto, tempo perfetto, intro perfette; perfettissimo. Il chitarrista, suo solito, non si reggeva in piedi dalla quantità di anfetamine ingerite/aspirate. Doherty...beh lui non so che dire. Era molto meno del suo solito, quanto meno per quello che ho potuto vedere nei suoi live su youtube ecc. Sobrissimo, perfettamente presente a se stesso, non fuoriusciva di una virgola. Nessuno vuole un Doherty così. Ha regalato una perla solo con la chiosa, "Fuck Forever".
Le motivazioni plausibili che mi sono data di questo "piattume" sono le seguenti:
a) Pete si era appena disintossicato e, dieci in chili in più a parte, l'unico fattore che ciò gli apporta è un totale
    rincoglionimento;
b) il pubblico italiano fa schifo a Pete. <-- MOOOLTO PALUSIBILE.
Ora, io capisco che trovarsi di fronte ad un pubblico quasi totalmente femminile, che ti lancia reggiseni sul palco, urla e piuttosto che ascoltare quello che canti/suoni preferisce raccogliere il chewingum che hai sputato non sia il massimo; capisco che trovarsi di fronte ad un esercito maschile di cloni sia inquietante; ma lì, di fronte a te c'era anche chi era venuto solo ed esclusivamente perchè ama incodizionatamente la tua musica, che si era fatto ore sotto la pioggia (senza un cazzo di ombrello), chi era venuto per ASCOLTARE, sinceramente.
Quindi, conclusione finale alla quale sono arrivata: ok che l'Italia sucks, ok che siamo burini dentro e non possediamo l'innata grazia di un paese che non concepisce il bidè, però cazzo. Non dirmi Pete che in UK le ragazzine non ti saltano addosso, non dirmi che i ragazzi non ti imitano, non dirmi che non ci sono i buzziconi pure lì, perchè non ci credo.
In fondo è apprezzabile che ci sia qualcuno che viene ai tuoi concerti non perchè "Minchia sei il tipo di Kate Moss", ma perchè apprezza la musica.
Ecco non ho amato molto quel concerto perchè gli inglesi con la puzza sotto il naso proprio non mi vanno giù. Ciò non di meno continuerò ad ascoltare tutte le canzoni di Pete e a godermelo solista qualche volta che, credetemi (per esperienza), rende di più.







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